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domenica 11 agosto 2019

LE PAROLE DELLA POLITICA

ATTENTI ALLE PAROLE! 
È da mesi che ascoltiamo (passivi) pronunciare da ogni fazione politica (e non solo) parole di odio, di disprezzo, offese gratuite, parole sessiste e/o classiste 
Sono passate più volte alla ribalta le offese alla senatrice Maria Elena Boschi , molti delle quali la svalutano definendola una donna di facili costumi; tante sono state le offese alla ex presidente della Camera Laura Boldrini (molti ricevuti quando ricopriva ancora questo ruolo), che ha denunciato decine di “haters” ottenendo le giuste vittorie in tribunale come in questo caso, dove ha inoltre dichiarato che avrebbe investito i soldi del risarcimento in progetti di educazione civica digitale. 
Offese ricevute non solo da fanatici ignoranti, in preda a un’isteria, legittimati talvolta dai propri leader politici che sono i primi a lanciare offese pesanti e gratuite. 
Sempre parlando della senatrice Boldrini, è rimasto indelebile nella mente di molti la pesante allusione e becera presa in giro di Salvini che durante un comizio, davanti a centinaia di militanti portò sul palco una bambola gonfiabile somigliante alla suddetta senatrice.  
Puoi avere idee politiche diverse, ma dov’è il nesso tra la tua visione politica differente e il paragonare una donna (nonché rappresentante della Camera all’epoca del fatto) ad una bambola gonfiabile? Cosa significava per lui quest’offesa?  
Secondo me la stava colpendo nell’unico modo rimasto per colpirla, ossia con offese sessiste, sguinzagliando contro di lei da allora, ma forse anche prima, un branco di facinorosi ignoranti e sessisti con la bava alla bocca, pronti per sfogare le proprie frustrazione e i propri fallimenti su una donna, una persona, una cittadina, un essere umano, “colpevole” di avere una visione politica chiara e differente da quella del proprio leader politico nonché di non avere avuto remore nel contraddirlo e controbatterlo a viso aperto.  
La lista purtroppo non finisce qui, anche se di materiale ne avremmo già abbastanza per discuterne fino all’anno prossimo, ma ahimè continua. Anche il vicepremier Luigi di Maio ha ricevuto insulti classisti per il suo passato da “ bibitaro” allo stadio San Paolo di Napoli, come se questo fosse una vergogna o peggio un insulto. Addirittura una testata giornalistica come Il Tempo , che dovrebbe astenersi da certi insulti tipici dei peggiori bar (non di Caracas), ha spiattellato in prima pagina a mo' di gogna dell’umiliazione il passato del capo politico 5Stelle  
Credo che tutto ciò sia un’offesa a chi vuole e crede di poter fare il giornalista in modo serio e rispettoso dei vari soggetti politici presenti sulla scena italiana, aldilà se questi siano o meno esempi da seguire. 
Offendere una donna colpendola sotto l’aspetto sessuale, riducendola a mero oggetto sessuale e peggio ancora meritevole di subire certe pratiche sessuali è disgustoso e vergognoso. 
Offendere una persona, che bene o male ha cercato di risollevarsi pur di arrivare ad un livello sociale superiore a quello di partenza, ricordando il suo umile passato è sprezzante e offensivo verso intere categorie di persone che svolgono lavori umili, ma che alla fine lavorano e spendono le proprie energie per vivere e mantenere eventuali famiglie. 

LE OFFESE DI OGGI NELLA POLITICA DI IERI+PICCOLE NOTE POLITICHE 
Come annunciato la lista è molto lunga, e se andiamo indietro anche di decenni possiamo trovare una miriade di offese di vari leader politici ad altri leader ,come riassunto brevemente in questo articolo. Uno è un “donnaiolo”, un altro un “ubriaco”, l’altro soprannominato “mortadella” ecc. Ecc. 

Ma è questa la politica che ci meritiamo?  

Perché un politico serio e rispettoso (come negli ultimi anni sono stati Enrico Letta, Peppe Civati, Nicola Zingaretti e per ultimo Giuseppe Conte), viene definito “noioso” o ancor peggio”burattino”  non meritevole di attenzione, non meritevole di uno spazio in più al telegiornale o in un talk? Forse questi hanno sbagliato qualcosa dal punto di vista politico e della comunicazione, ma credo che questo non debba togliere il valore politico di quella persona. 

In Italia di leader seriosi e forse un po' scorbutici ce ne sono stati, apprezzati o meno per le loro scelte politiche erano almeno meritevoli di ricoprire il ruolo istituzione a loro conferito. Non ci facevano vergognare per certi loro atteggiamenti e/o dichiarazione offensive o comunque poco simpatiche. 

Penso che non è questo che ci meritiamo, noi giovani, donne e uomini onesti meritiamo una politica seria, una politica del fare, una politica rispettosa degli avversari, una politica onesta, una politica  che non scenda a livelli così bassi e beceri. 
Perché di offese, di atti sprezzanti e umilianti ne vediamo già troppi nel nostro quotidiano e chissà se quando la politica cambierà radicalmente da sinistra a destra questo non influirà sui comportamenti del popolo. Ieri è stata la notte di San Lorenzo, beh spero proprio che questo mio desiderio un giorno si realizzi, per me, per tutti. 

Sara C. Coppola

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